Cosa può fare:
- Effettuare video e scattare foto a patto che gli interessati siano ritratti in luoghi pubblici. Sono perciò vietati spazi abitativi e/o lavorativi ad eccezione degli spazi abitativi esterni come giardini visibili da altre persone.
- Utilizzare supporti audio per registrare conversazioni in cui l’investigatore abbia preso parte. E’ legittima anche la registrazione di una conversazione da parte di una persona che ne prende parte attivamente o ne assista previa autorizzazione.
- Pedinamento. Bisogna però tenere in considerazione la differenza tra pedinamento all’insaputa della “vittima” o il caso in cui il diretto interessato accortosi di essere seguito provi disagio, paura e si senta in pericolo. In questo secondo caso diventa illecito.
- Pedinamento attraverso dispositivi elettronici di rilevamento come GPS.
Cosa non può fare:
- Mettere sotto controllo il telefono di una persona. La legge punisce in modo molto severo l’intrusione nella sfera privata. Le pene sono addirittura più gravi per gli investigatori privati.
- Conoscere il contenuto di sms (whatsapp) inviati o ricevuti, richiedere tabulati di un’utenza intestati ad un’altra persona e sapere a chi è intestata un’utenza telefonica. Al di fuori dei casi previsti dalla legge tutte le informazioni relativi ai dati di telefonia sono assolutamente illegittimi.
- Conoscere conti correnti bancari e postali intestati ad un’altra persona fisica o giuridica. Al di fuori dei casi previsti dalla legge.
- Intercettare telefonate che avvengono tra altre persone.
- Introdursi in luoghi privati.
- Effettuare riprese audio/video all’interno di una dimora privata senza consenso.